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FABULA, INTRECCIO, SCALETTA – Pillola 2

Nel precedente articolo abbiamo visto come individuare e lavorare sull’idea di base: Idea di base: come iniziare a scrivere un romanzo

In questo, invece, parleremo della fabula, dell’intreccio e della scaletta.

La strada è ancora lunga e i nostri attrezzi ancora pochi, ma passo dopo passo il viaggio sarà sempre più interessante.

Prima di tutto occorre precisare che i metodi di scrittura che gli autori utilizzano sono diversi. C’è chi lavora con post-it su tabelloni, chi con schede salvate su computer, altri usano dei fogli separati. Si tratta di appunti con piccole scene, con descrizioni dei personaggi, con dialoghi. Per tutti però poi arriva il momento di mettere nero su bianco.

A questo punto le scelte sono due: scrivere di getto oppure pianificare con l’aiuto di una scaletta. Questa seconda soluzione è senz’altro più adatta per uno scrittore esordiente perché evita il “blocco dello scrittore” ed è quella che cercheremo di seguire.

 

Partiamo però con qualche nozione che ci serve prima di preparare la nostra scaletta: fabula e intreccio.

 

LA FABULA:

ci indica l’ordine naturale e reale degli eventi della storia, la successione cronologica. Il racconto segue uno schema lineare che ricorda quello delle fiabe e delle favole che ci narravano da bambini.

Situazione iniziale: C’era una volta…

Evento che rompe l’equilibrio e dà inizio alla storia.

Evoluzione della storia: avventure del protagonista.

Scioglimento: viene ristabilito un equilibrio.

Conclusione: E vissero felici e contenti.

Pensiamo a Cappuccetto Rosso, a Biancaneve, a Cenerentola o alla nostra favola preferita.

 

L’INTRECCIO:

gli eventi non seguono un ordine cronologico, ma vengono montati secondo la scelta personale dell’autore al fine di ottenere una maggiore tensione.

Infatti, quando fabula e intreccio non coincidono, si ricorre all’uso di fatti accaduti in precedenza rispetto alla vicenda narrata (analessi, flasback, ricordi) o di anticipazioni di eventi successivi (prolessi, flashforward).

 

Quale scelta fare? Non esiste una regola, ci sono dei racconti per i quali è più indicata una narrazione lineare e altri che vengono resi più avvincenti dall’alterazione dell’ordine degli eventi.

Per esempio nei gialli, nei noir, nei thriller generalmente si ha un intreccio annodato, perché è il lettore che deve ricostruire la vicenda.

 

SCALETTA:

È arrivato il momento di fare un passo in avanti. Riprendiamo l’idea di base e individuiamo i seguenti elementi:

  1. il protagonista/l’eroe. Facciamo una piccola descrizione, troviamo i suoi punti deboli e quelli forti (parleremo successivamente di come sviluppare bene il personaggio principale e quelli secondari, ma per ora limitiamoci a scrivere qualche informazione in più sul nostro eroe). Ricordiamoci che i personaggi più amati non sono perfetti, ma sono quelli pieni di contrasti. Descriviamo il protagonista nella sua vita quotidiana, nel suo equilibrio (che chiameremo mondo ordinario).
  2. il tempo e il luogo in cui si svolge la storia.
  3. un incidente/evento scatenante, cioè un problema, una sfida, un avvenimento che rompe l’equilibrio in cui si trova il nostro eroe (per esempio un omicidio, l’arrivo di una lettera, un furto, un’esplosione, un incontro con qualcuno, un fantasma, etc.).
  4. l’obiettivo/il desiderio/il bisogno del nostro protagonista: la domanda a cui la storia deve rispondere (per esempio riuscirà il nostro eroe a trovare l’assassino? riuscirà a catturare il fantasma? riuscirà a trovare un lavoro? etc.).
  5. l’ostacolo che deve superare per raggiungere l’obiettivo.
  6. la conclusione.

A questo punto abbiamo le idee più chiare sulla storia che vogliamo raccontare, non resta che espandere la trama predisponendo una SCALETTA: cioè la trama nei dettagli, così come la vogliamo narrare (quindi in base alla struttura, che può anche non coincidere con l’ordine cronologico).

Partendo dagli elementi che abbiamo individuato, dedichiamo a ogni scena una riga, descrivendo solo l’azione principale. Un romanzo può avere dalle 80 alle 140 scene e a volte anche di più in base alla lunghezza e al genere, ma per ora non preoccupiamoci dei numeri, l’importante è che ogni scena porti avanti la storia.

Predisposta la nostra scaletta potremo in ogni momento: cambiare le scene tra loro, tagliare o aggiungere scene, ma senza mai perdere di vista la struttura narrativa.

Alla fine avremo uno scheletro che ci guiderà in tutta la stesura del romanzo.

 

PROVA ORA TU A PREDISPORRE UNA SCALETTA E SE VUOI POSTALA NEI COMMENTI: RIPRENDI L’IDEA DI BASE. AGGIUNGI ELEMENTI. ESPANDI LA TRAMA INSERENDO DETTAGLI E INDIVIDUANDO LE SCENE NELL’ORDINE IN CUI VUOI CHE AVVENGA LA NARRAZIONE.

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